lunedì 18 ottobre 2010

Man-ga TV: Ken il Guerriero

Ken il guerriero
dal 24 novembre, dal lunedì al venerdì dalle 21:30
in replica:
dal lun al ven 1:00 - 14:30
sab 11:30 - 12:00 - 12:30
dom 12:00 - 12:30

Eroe solitario, guerriero invincibile, icona pop degli anni ’80: Ken il Guerriero (che comprende due serie, la prima di 109 episodi, la seconda di 43) è questo e molto altro ancora. Kenshiro nasce nel 1983 dalla fantasia di Tetsuo Hara e Buronson (pseudonimo dello sceneggiatore Yoshiyuki Okamura, nome d’arte che s’ispira l’attore Charles Bronson), e tradisce da subito il forte legame dei due autori nell’universo cinematografico di quegli anni: vedi Mad Max e Terminator.

La storia narra le gesta di Ken, il 64° successore della scuola di arti marziali “Divina Scuola di Hokuto” che si contrappone a quella di "Nanto", altrettanto antica e letale. Tutt’intorno un mondo devastato dalla guerra nucleare, dove la storia si è involuta in un oscuro medioevo in cui vige assoluta la legge del più forte. Distrutte le città, gli uomini vivono in villaggi  che sono però preda di continui assalti da parte di bande criminali. È inevitabile che a sopravvivere in questo contesto siano solo uomini eccezionali, dotati sia di forza fisica che spirituale, i quali si trovano a dover scegliere se usare queste doti al servizio dei più deboli oppure per dominarli. Ken fa parte della prima categoria, anche se, almeno all’inizio della vicenda, non per sua volontà. Il suo errare per il mondo ha, infatti, il solo scopo di ritrovare Julia, la donna da lui amata, rapita da Shin, appartenente alla rivale Scuola di Nanto. Il torace di Ken proprio durante lo scontro con Shin viene segnato dalle ormai mitiche sette cicatrici che compongono l’orsa maggiore, il simbolo della scuola di arti marziali di Hokuto. L’uomo, sconfitto ma non vinto, si mette alla ricerca dell’amata. Ben presto a lui si aggiungono i piccoli Lynn e Bart, due bambini che Ken salva da morte certa.
La faida con Shin rappresenta in realtà solo il primo capitolo della saga. Moderna Elena di Troia, Julia diventa un trofeo da amare o distruggere per diversi personaggi, compreso Raoul, il fratello maggiore di Ken, l’unico che sembra dotato della forza sufficiente per poter pacificare sotto il suo giogo, un mondo ridotto alla più completa anarchia.
L’intento di un personaggio come Raoul, uno dei più amati dei fan della serie, rende bene la poliedricità sottintesa nell’opera di Tetsuo Hara e Buronson, forse il motivo del successo planetario. Gli eroi negativi, infatti, non sono dei malvagi tout court, così come i personaggi positivi hanno parecchi lati discutibili. Raoul vuole conquistare il mondo non per la sola sete di potere ma perché sa di essere l’unico ad avere la forza per dare ordine ad un mondo che si sta perdendo nel caos. Tuttavia, per raggiungere il suo obiettivo non può che usare la più bieca brutalità. Tale dinamica rispecchia le condizioni del medioevo giapponese, dove la figura dell’imperatore è fortemente accentratrice ma che, tuttavia, ha portato al costituirsi a una delle più stabili democrazie del pianeta.

Oltre a queste tematiche che pongono in discussione il significato di “giustizia” e “violenza” il successo della saga si deve anche alle rilettura in chiave ipertrofica di alcuni elementi tipici della cultura giapponese e che grande fascino esercitano sui fan, soprattutto occidentali. L’eterno confrontarsi delle due scuole di arti marziali di Hokuto e Nanto, così come il rapporto di odio e amore tra Raoul e Ken, sono la rappresentazione simbolica del concetto taoista dello Ying e Yang. Anche la famosa tecnica di Hokuto, basata sulla stimolazione di alcuni punti del corpo che, se colpiti nel modo giusto, provocano la morte, è mutuata dall’agopuntura cinese. Infatti, vi è nei personaggi una netta differenza tra coloro che possiedono unicamente la forza bruta (spesso rappresentati come giganti dalle proporzioni impossibili) e i protagonisti, che coniugano potenza muscolare e spirituale: sono questi ultimi gli unici ad avere le necessarie competenze per emergere e prevalere sugli altri.

TITOLO ORIGINALE: HOKUTO NO KEN
ANNO DI PRODUZIONE: 1984 – 1987
NUMERO EPISODI: 152 (109 + 43)
GENERE: Azione, avventura
COPYRIGHT IMG: © Buronson, Tetsuo Hara / NSP 1983  © Toei Animation 1987

DOPPIATORI:
Kenshiro: Alessio Cigliano
Toki: Marco Mete, Bruno Cattaneo
Raoul: Norman Mozzato
Julia: Daniela Caroli
Shin: Bruno Cattaneo
Bart bambino: Graziella Polesinanti
Bart adulto: Alessio Cigliano, Goffredo Matassi
Mamiya: Daniela Caroli
Lynn: Daniela Caroli
Rei: Bruno Cattaneo
Yuza: Marco Mete
Saki: Graziella Polesinanti
Hyo: Luca Violini
Caio: Norman Mozzato
Falco: Marcello Mandò
Hain: Marco Mete
Lady Sayaka: Monica Ward
Laya: Monica Ward, Daniela Caroli
Shuki: Bruno Cattaneo
Hork: Goffredo Matassi
Sia: Alessio Cigliano

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