Etorouji Shiono è uno pseudonimo, di un autore particolarmente elusivo. Nato nella prefettura di Nagano (Honshu settentrionale) il 16 settembre del 1976, ha iniziato presto a lavorare presso uno studio di videogiochi e si è fatto notare da diversi editori per aver alcuni suoi dojinshi. Non ha mai lavorato come assistente per altri mangaka.
Übel Blatt nasce come serie per lanciare la nuova rivista di Square Enix, Young Gangan, e viene pensata a tavolino da SE insieme a Shiono. L’autore inizia con disegnare il personaggio di Köinzell per poi appassionarsi sempre di più a questo antieroe e decide quindi di creare una vera e propria saga. Ecco perché esiste un numero zero di Übel Blatt, vero e proprio “episodio pilota” della serie. Lodoss, Akira e Patlabor sono le opere che hanno più influenzato Shiono sia nello stile che nelle tematiche. Ama molto l’universo fantasy e l’architettura dei castelli; per questo ha deciso di ambientare Übel Blatt in un mondo che ricorda l'Europa medioevale. Tuttavia, sostiene che la sua vera passione come mangaka siano i fumetti comici e quindi spesso si dedica a saghe comico/demenziali. In realtà, Übel Blatt è a tutti gli effetti l’unico manga serio che abbia mai realizzato.
Übel blatt
Come nelle più famose tragedie, anche la storia di Übel Blatt è caratterizzata dalla forza violenta del tradimento. Venti anni orsono, nel mondo fantastico di Szaaland, sua altezza l’imperatore decise che quattordici valorosi eroi avrebbero compiuto l’impresa decisiva per sconfiggere le truppe oscure di Wischetech. Essi furono chiamati “Le quattordici lance sacre”, ma la missione non andò secondo i piani sperati. Tre di loro, Ediem, Ergnach e Lanbard perirono prima di raggiungere Wischetech, quattro tradirono l’impero e solo sette sfidarono le forze demoniache, ottenendo onore e gloria. I primi tre furono chiamati “I valorosi che non fecero ritorno”, i quattro traditori furono additati come “Le quattro lance del tradimento”, mentre i sette eroi furono nominati conti e si misero a capo delle province dell’impero, come premio per il loro valore. Questi ultimi sono Lebellond, Schtemwölech, Ischündien, Güllengurw, Nirgenfeled, Barestarr e Glenn, figlio dello stesso imperatore di Szaaland. Tuttavia, non fu mai chiaro il motivo per cui quattro “lance”, Kfer, Güsstav, Krentel e Ascherit avessero tradito. Soprattutto perché proprio Ascherit, il più giovane maestro di spada (blatt meister) di Szaaland, ammirato da tutti per la sua cavalleria, avesse rinnegato i suoi compagni proprio nell’impresa più importante della sua vita.
Vent’anni dopo, il governo dei sette eroi si rivela laido e corrotto e l’imperatore, ormai vecchio, non riesce a capacitarsi di come il suo mondo sia sprofondato in questo oscuro periodo di terrore. Dalle terre di confine, giunge un misterioso guerriero; un mezzo-elfo esperto di spada e di magia nera, che si fa chiamare Köinzell. Egli è “Il ribelle assassino dell’eroe” poiché il suo unico obbiettivo è quello di eliminare i sette che tornarono vittoriosi da quella famosa impresa. Inizialmente osteggiato dalla popolazione, Köinzell riuscirà a conquistare prima il cuore di Ato, principessa della tribù Kscharlundo e di Peepi, una delle ultime superstiti della pacifica e magica etnia Milel Milael, per poi coinvolgere tutti i sudditi che incontrerà nella sua missione. Ma perché Köinzell vuole la testa dei sette eroi? Il ribelle altri non è che Ascherit, il giovane blatt maister accusato ingiustamente proprio dai suoi compagni di aver tradito il regno; per sopravvivere ha divorato le carni di una creatura elfica che gli ha modificato l’aspetto e lo ha dotato di nuove abilità. Ascherit si è “reincarnato” in Köinzell; il blatt meister non ha più una propria identità, non ha un nome, una casa dove tornare. Gli è rimasta la vendetta e solo tramite essa potrà salvare la sua memoria e la sua stessa esistenza.
In tedesco Übel blatt si può tradurre come “lama oscura”. Infatti, l’opera del maestro Shiono è un dark fantasy tagliente e violento proprio come la lama di una spada. Ciò che colpisce in Übel blatt è la descrizione grafica dei profondi sentimenti che i vari personaggi provano. L’autore si concentra su temi classici dell’epica come la vendetta, l’onore infangato, la lotta contro l’oppressore, e li rielabora in un’ottica molto empatica, grazie a uno stile di disegno particolare che richiama le figure del fantasy senza tradire i canoni tipici del manga. La vendetta di Köinzell emerge come sentimento ancor più violento in contrasto con il suo aspetto fisico, che lo vede nei panni di un ragazzino con le orecchie a punta dallo sguardo severo. Così come l’animo corrotto dei sette eroi è enfatizzato da piccole scene funzionali di vita di corte che dipingono ora Barestarr ora Schtemwölech alle prese con i loro vizi più sordidi, anche lo sguardo della bella Ato o la tenera paura di Peepi sono espressioni funzionali alla natura stessa dei personaggi, la prima fedele compagna del ribelle, la seconda innocente vittima di un modo crudele.
Il successo di Übel blatt risiede proprio nel suo essere la trasposizione epica di un viaggio nelle viscere oscure del mondo; un viaggio che ha come meta la vendetta intesa come profonda necessità di verità, giustizia, ordine. Un mondo, quello di Etorouji Shiono, dove solo la luna è in grado di dare speranza a chi, ormai, sembra aver perso tutto.
In mostra presso l'Auditorium di San Romano 29 ottobre - 1 novembre
Übel Blatt nasce come serie per lanciare la nuova rivista di Square Enix, Young Gangan, e viene pensata a tavolino da SE insieme a Shiono. L’autore inizia con disegnare il personaggio di Köinzell per poi appassionarsi sempre di più a questo antieroe e decide quindi di creare una vera e propria saga. Ecco perché esiste un numero zero di Übel Blatt, vero e proprio “episodio pilota” della serie. Lodoss, Akira e Patlabor sono le opere che hanno più influenzato Shiono sia nello stile che nelle tematiche. Ama molto l’universo fantasy e l’architettura dei castelli; per questo ha deciso di ambientare Übel Blatt in un mondo che ricorda l'Europa medioevale. Tuttavia, sostiene che la sua vera passione come mangaka siano i fumetti comici e quindi spesso si dedica a saghe comico/demenziali. In realtà, Übel Blatt è a tutti gli effetti l’unico manga serio che abbia mai realizzato.
Übel blatt
Come nelle più famose tragedie, anche la storia di Übel Blatt è caratterizzata dalla forza violenta del tradimento. Venti anni orsono, nel mondo fantastico di Szaaland, sua altezza l’imperatore decise che quattordici valorosi eroi avrebbero compiuto l’impresa decisiva per sconfiggere le truppe oscure di Wischetech. Essi furono chiamati “Le quattordici lance sacre”, ma la missione non andò secondo i piani sperati. Tre di loro, Ediem, Ergnach e Lanbard perirono prima di raggiungere Wischetech, quattro tradirono l’impero e solo sette sfidarono le forze demoniache, ottenendo onore e gloria. I primi tre furono chiamati “I valorosi che non fecero ritorno”, i quattro traditori furono additati come “Le quattro lance del tradimento”, mentre i sette eroi furono nominati conti e si misero a capo delle province dell’impero, come premio per il loro valore. Questi ultimi sono Lebellond, Schtemwölech, Ischündien, Güllengurw, Nirgenfeled, Barestarr e Glenn, figlio dello stesso imperatore di Szaaland. Tuttavia, non fu mai chiaro il motivo per cui quattro “lance”, Kfer, Güsstav, Krentel e Ascherit avessero tradito. Soprattutto perché proprio Ascherit, il più giovane maestro di spada (blatt meister) di Szaaland, ammirato da tutti per la sua cavalleria, avesse rinnegato i suoi compagni proprio nell’impresa più importante della sua vita.
Vent’anni dopo, il governo dei sette eroi si rivela laido e corrotto e l’imperatore, ormai vecchio, non riesce a capacitarsi di come il suo mondo sia sprofondato in questo oscuro periodo di terrore. Dalle terre di confine, giunge un misterioso guerriero; un mezzo-elfo esperto di spada e di magia nera, che si fa chiamare Köinzell. Egli è “Il ribelle assassino dell’eroe” poiché il suo unico obbiettivo è quello di eliminare i sette che tornarono vittoriosi da quella famosa impresa. Inizialmente osteggiato dalla popolazione, Köinzell riuscirà a conquistare prima il cuore di Ato, principessa della tribù Kscharlundo e di Peepi, una delle ultime superstiti della pacifica e magica etnia Milel Milael, per poi coinvolgere tutti i sudditi che incontrerà nella sua missione. Ma perché Köinzell vuole la testa dei sette eroi? Il ribelle altri non è che Ascherit, il giovane blatt maister accusato ingiustamente proprio dai suoi compagni di aver tradito il regno; per sopravvivere ha divorato le carni di una creatura elfica che gli ha modificato l’aspetto e lo ha dotato di nuove abilità. Ascherit si è “reincarnato” in Köinzell; il blatt meister non ha più una propria identità, non ha un nome, una casa dove tornare. Gli è rimasta la vendetta e solo tramite essa potrà salvare la sua memoria e la sua stessa esistenza.
In tedesco Übel blatt si può tradurre come “lama oscura”. Infatti, l’opera del maestro Shiono è un dark fantasy tagliente e violento proprio come la lama di una spada. Ciò che colpisce in Übel blatt è la descrizione grafica dei profondi sentimenti che i vari personaggi provano. L’autore si concentra su temi classici dell’epica come la vendetta, l’onore infangato, la lotta contro l’oppressore, e li rielabora in un’ottica molto empatica, grazie a uno stile di disegno particolare che richiama le figure del fantasy senza tradire i canoni tipici del manga. La vendetta di Köinzell emerge come sentimento ancor più violento in contrasto con il suo aspetto fisico, che lo vede nei panni di un ragazzino con le orecchie a punta dallo sguardo severo. Così come l’animo corrotto dei sette eroi è enfatizzato da piccole scene funzionali di vita di corte che dipingono ora Barestarr ora Schtemwölech alle prese con i loro vizi più sordidi, anche lo sguardo della bella Ato o la tenera paura di Peepi sono espressioni funzionali alla natura stessa dei personaggi, la prima fedele compagna del ribelle, la seconda innocente vittima di un modo crudele.
Il successo di Übel blatt risiede proprio nel suo essere la trasposizione epica di un viaggio nelle viscere oscure del mondo; un viaggio che ha come meta la vendetta intesa come profonda necessità di verità, giustizia, ordine. Un mondo, quello di Etorouji Shiono, dove solo la luna è in grado di dare speranza a chi, ormai, sembra aver perso tutto.
In mostra presso l'Auditorium di San Romano 29 ottobre - 1 novembre
Nessun commento:
Posta un commento