sabato 3 luglio 2010

Gp Publishing: Manipolare il tempo per salvare il mondo

Direttamente dal sito della Gp Publishing:

Si è da poco conclusa l’avventura italiana di Psycho Busters, shonen adrenalinico firmato dallo Yuya Aoki di Getbackers e disegnato dalla giovane promessa Akinari Nao.  
Serializzato in Giappone dal 2006 sulle pagine di Magazine Special (costola della rivista che ha  ospitato il celebre Alive) di Kodansha, il manga si compone di 7 volumi densi di azione e sentimento che ben miscelano gli archetipi del genere.
Psycho Busters si apre con un gruppo di ragazzi in fuga, braccati da uomini in divisa d’assalto armati fino ai denti e pronti a ucciderli: il quartetto non ha paura, perché in gioco c’è una posta altissima, il futuro del mondo, che potrà essere salvato da una sola persona di nome Kakeru.
Eppure, una volta fatta la conoscenza del giovane, a tutto penseremmo tranne che che a un eroe: è infatti un comunissimo quindicenne che si prepara a godersi una settimana di libertà in piena estate! Timido e riservato, non ha amici, e trascorre il proprio tempo libero rifugiato nel mondo virtuale del videogame da lui programmato, un gioco in cui impersona il cavaliere che si lancia al salvataggio della bella in pericolo.
I suoi piani di svago vengono sconvolti nel momento in cui si ritrova di fronte quello che crede il fantasma di una bella ragazza senza veli: Ayano, dotata del potere di proiezione astrale, che fa in modo che il ragazzo la segua fino al luogo in cui si trovano altri fuggitivi!
I ragazzi in fuga sono degli psychic, individui dotati di poteri speciali: Xiao Long, in grado di curare le persone ma anche di incanalare l’energia in eleganti quanto letali colpi di Kung Fu; Kaito, capace di controllare il fuoco; e infine Joi, leader del gruppo, dotato del dono della chiaroveggenza.
Proprio il  potere di quest'ultimo gli mostra la visione del futuro e la persona in grado di evitare la distruzione del mondo perseguita dalla misteriosa Green House, il luogo da dove i ragazzi sono fuggiti: dietro la facciata di una normale azienda che sperimenta nel campo agricolo, si cela un’organizzazione che raccoglie bambini abbandonati al fine di risvegliarne i poteri latenti.
Pur non avendo mai manifestato alcun tipo di potere in vita sua, Kakeru viene coinvolto nella guerra tra psychic, ma inizia da subito ad affezionarsi ai ragazzi, che vede molto simili a sé nella loro condizione di outsider della società: i quattro hanno vissuto praticamente da sempre all’interno dei laboratori della Green House, sottoposti a esperimenti disumani.
Il legame che viene a instaurarsi tra il protagonista e gli psychic è un aspetto su cui gli autori puntano molto e fa sì che Psycho Busters non si riduca a una semplice sequela di scontri tra individui dotati di superpoteri, che pure sono presenti e messi in scena con velocità, durezza, ferocia e acume tattico che farà la felicità degli appassionati del genere.
Ciascun personaggio ha la propria storia di background, spesso fatta di solitudine e abbandono, il cui confronto con Kakeru si trasforma in un'esperienza arricchente di integrazione e fonte di fiducia nel prossimo: l’amicizia diventa in questo modo un valore in cui credere davvero e per cui sacrificare la propria vita.
Il rapporto tra Kakeru e Ayano è un altro punto di forza che allontana dalla serie il pericolo di monotonia: la ragazza rappresenta i prototipo di donna ideale, la principessa da salvare che da virtuale diventa “vera”;  grazie al ragazzo, invece, Ayano inizia a interrogarsi per la prima volta sui sentimenti che gradualmente sente di provare, e che - sebbene sappia essere diversi rispetto a quelli che prova per i suoi amici - non è in grado di capire.
Così Kakeru, senza un potere speciale, si getta nella mischia ogni volta che la Green House invia uno psychic ad attacarli solo per proteggere Ayano. Ma qual è il suo ruolo in tutta la vicenda, e perché tutti lo cercano?
La risposta negli ultimi due, frenetici volumi del manga, in cui i colpi di scena si susseguono senza sosta e in cui le reali motivazioni della mente criminale vengono rivelate, assicurando un finale coerente per niente scontato e ricco di emozione.
Alla maestria nell’intrecciare gli eventi di Aoki fa da validissimo supporto il dinamismo del pennino di Akinari Nao, che realizza tavole minuziose e ipercinetiche popolate da personaggi dallo stile grafico fresco e graffiante tra cui è impossibile non menzionare le affascinanti figure femminili, morbide e ammalianti.
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