Dal sito della Yamato Video:
In Italia è arrivato prima l’OAV del 1987 dal titolo God Bless Dancougar, ora è tempo di rifarsi gli occhi con la bella serie televisiva rimasta a lungo inedita. Stesso titolo, Dancougar, stessi protagonisti ma finalmente la storia riportata alle sue origini così da non impensierire i fan. Per chi ama le serie robotiche, Dancougar (1985) è passaggio obbligato per conoscere meglio che tipo di produzioni si creavano negli anni Ottanta, dopo il grandioso seguito ottenuto da Gundam.
Questa la storia in sintesi: Shinobu Fujiwara, Sara Yuki, Masato Shikibu e Ryo Shiba sono quattro soldati sulle cui spalle grava il destino dell’umanità. A ciascuno di loro, infatti, è assegnato un veicolo armato capace di trasformarsi in bestia meccanica e robot umanoide, con il quale contrastare il perfido impero di Muge Zorbados. Macchine in grado di potersi assemblare per dar forma al potentissimo Dancougar, un gigantesco robot dai poteri quasi divini.
Sulla scia fortunata di L-Gaim, trasmessa neanche un anno prima, Dancougar si mette decisamente in ghingheri con i suoi personaggi dalle pettinature punk vaporose, gli intrecci complicati, l’arcinemico ossessionato dalla conquista del mondo, le canzoni pop come piacevano in quegli anni, il mecha da urlo di Masami Obari (che ritroviamo anche in altri ruoli artistici nell’anime) e un senso per la novità davvero spiazzante. Robot e umani raramente sono entrati così in simbiosi. Raramente, un robot è sembrato così “vivo” come in Dancougar. Questo e molto altro attende i fan in questo salto indietro nel tempo, quando agli anime degli anni Ottanta piaceva mettersi in mostra con mecha originali, storie strappalacrime e animazioni altamente competitive. Produce Ashi Productions, che quanto a storie tragiche e robot dall’armatura scintillante aveva dato, e parecchio, con lo storico e indimenticabile Baldios.
© PRODUCTION REED 1985 OAV: ©PRODUCTION REED 1989
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